Livori in corso nella
mia palude
Arroto limo come chele
Di granchio mangia
fango
Defeco dubbi in doppio
petto
Hanno una cicatrice
sulla guancia
E in mano una coppia d’assi
rossi
Le spalle fan male
trafitte
Da spine di nervi
scoperti
Piallate di legno d’acciaio
Eppure non smetto di
aprire
Questo cuore curioso e
silente
Alle belle ore della
notte lente
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