Vieni antica e sempre
vergine pace
Giocosa bimba d’amplessi
rorida
Vieni dispettosa dalle
belle trecce
Coi grandi occhi color
di pece
Immortale carezza di
notte eterna
Abbracciami e bacia le
mie labbra
Rubami lo stolto
respiro e ridi con me
Non correr così ratta
aspettami
Ch’io ancor d’ossa son
peso e lordo
Io sperso nel vano
contare giorni
Voglio da te tuo
morbido guanciale
Non più di lacrime e
capelli sfatto
Posar voglio il mio
capo nudo
Sopra il tuo petto ove
mai
Colpirà pugnale
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